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I Borbone delle Due Sicilie e l’arte della cucina partenopea

Borbone delle Due Sicilie

La Cucina dei Borbone delle Due Sicilie – Forse non tutti sanno che gran parte delle ricette tradizionali e popolari del Sud Italia si deve ai Borbone, che per più di un secolo portarono in tavola molte innovazioni, nonché a corte una sfilza di letterati  e gastronomi. Infatti proprio Ferdinando I, grande appassionato di cibo e vino, era ghiotto di maccheroni (gli odierni spaghetti) tra le tante altre cibaglie.

Ma la moglie Maria Carolina d’Austria molto più attenta agli affari politici e quindi alle questioni di facciata che alla tavola, li considerava una pietanza popolare e poco regale visto anche il fatto che venissero mangiati con le mani. Ferdinando quindi convinse (sotto minaccia!) il ciambellano Guido Spadaccini ad inventare la forchetta a 4 punte, e da quel momento i maccheroni diventarono un piatto da Re! Anche nel vino Ferdinando I fu un luminare.

Borbone delle Due Sicilie: Vigna del Ventaglio

Dobbiamo a lui infatti la costruzione della vigna del Ventaglio di San Leucio, allora anche importante sito di produzione della seta in Europa. Nella vigna erano coltivate le 10 uve più rilevanti del regno.
Il nipote invece Ferdinando II di Borbone, sulla scia del nonno non fu da meno, anzi diventò egli stesso il cuoco di tutta la famiglia reale! Il “Re Bomba” (così soprannominato) conferì alla pasta di gragnano il titolo di pasta reale, amava il soffritto, la mozzarella e la pizza.

Fece infatti costruire da Domenico Testa un forno per le pizze all’interno del museo di Capodimonte, proprio accanto ai forni delle ceramiche!
I sovrani ovviamente erano lunghimiranti ed innovativi, ma dovevano gran parte del loro sapere ai cuochi, i famosi Monsù (abbreviazione storpiata del francese Monsier), a loro volta indirizzati da gastronomi illustri come Vincenzo Corrado ed Ippolito Cavalcanti.

Ed è proprio a loro che dobbiamo la prima bozza della cucina mediterranea o l’inserimento nella nostra cucina di ingredienti come la cioccolata, le patate, i pomodori, il caffè. E furono proprio loro che rispettivamente con “Il cuoco galante” e “Manuale di cucina teorico pratica” scrivono centinaia di ricette che arriveranno fino ai giorni nostri.

Ecco qualche ricetta dalla cucina Borbonica semplice per i sacrosanto menù di Natale:

Vruoccole zuffritte   (broccoli soffritti)

Raoste vullute  (aragoste bollite)

Menesta    (minestra)

Pesce mpasticcio   (Pasticcio di pesce)

Struffoli